RASSEGNA STAMPA

Recital e concerti
Brescia, Teatro Grande - Recital d'opera

Connessi all'opera - Fabio Larovere

01/04/2022

...Un concerto che ha il sapore del ritorno a casa. Annalisa Stroppa, mezzosoprano bresciano di carriera internazionale, è stata festeggiatissima dal pubblico della sua città per una serata ricca di emozioni...

...ha brillato anzitutto la stella di Annalisa Stroppa, visibilmente emozionata nel tornare a esibirsi nella sua città. Il mezzosoprano, che ha appena terminato di cantare Adalgisa nella Norma al Regio di Torino, ha esordito con un altro personaggio belliniano, Romeo da I Capuleti e i Montecchi. E ha incantato il pubblico con la sua voce dallo splendido colore, ulteriormente valorizzata da un’emissione sostenuta e proiettata in modo eccellente, tanto da consentire un controllo completo dell’espressione. Che ha soffuso di austera, malinconica dolcezza lo straordinario arioso su cui è costruita l’ultima scena del capolavoro belliniano, prima di abbandonarsi a un canto morbido come un violoncello nella sublime aria Deh tu bell’alma, ove la purezza del legato si accompagna a suoni torniti e rotondi. Singolare l’affinità elettiva della voce e della sensibilità interpretativa di Annalisa Stroppa con la notturna, dolente elegia che vibra nell’estetica di colui che Wagner chiamava “il gentile siciliano”. Ma la statura di un’artista si misura anche nell’istrionica capacità di adattare la propria voce al carattere del personaggio interpretato. Così è accaduto quando, dismessi i panni en travestì dello sfortunato amante di Giulietta, il mezzosoprano ha vestito quelli sensuali e sfrontati di Carmen. Nell’Habanera, cantata con nonchalance ma anche con ironica provocazione, il timbro color del miele scuro promanava una inesausta vitalità interiore. E se la Séguidille è tutta mezze tinte, ritratto di una femminilità tesa tra languore e ironia, con la Chanson Bohème l’esaltazione bacchica è quasi parossistica...